Tempi duri ....
TEMPI DURI NELLE PROSSIMA STAGIONE MOSTRE 2015 PER LA RAZZA I.E.I.
Alcuni giorni prima del 21 settembre 2014 mi è arrivata tramite lettera, la convocazione del corso di aggiornamento per la razza I.E.I. del nord Italia che si sarebbe svolta in questa data a Piacenza. La cosa non mi aveva fatto molto piacere, perché non sarei potuto partecipare, causa il mio impegno nella mostra di Zebra's - Reggio Emilia, mostra dedicata agli Estrildidi conosciuta in tutta Italia. Perché é stato organizzato un aggiornamento giudici in quella data se già si sapeva che alcuni giudici non potevano partecipare?
Non si poteva fare questo corso prima che iniziassero le mostre, quando tutti non avevano impegni ornitologici? Oppure farlo quando non c’erano in giro mostre così importanti. Sono comunque riuscito ugualmente a prendere visione del ciclostilato distribuito, con le proposte di modifiche per la stagione mostre 2015. Sono passati solo pochi mesi da quando ho terminato l'ultimo dei tre mandati in Commissione Tecnica e mi ritrovo oggi arrabbiato e fortemente deluso.
La preoccupazione che avevo, lasciando la CTN IEI, era che non si andasse a distruggere tutto quello che insieme ai miei colleghi avevo costruito in nove anni. Sicuramente il lavoro fatto non sarà stato tutto perfetto, ed apportare modifiche migliorative mi trova d'accordissimo, ma non capisco il rivoluzionare e penalizzare quelle specie di uccelli che sono tra le più allevate e selezionate da tempo: che significato tecnico ha unire il testa rossa e il testa gialla nel Gould, il bruno con il bruno dorso chiaro poi dorso chiaro con il mascherato nel D. Mandarino, il moka bruno e moka grigio, rosso bruno e rosso grigio nel P. del Giappone, gli ibridi con il D. Mandarino insieme ad altri. Ma quello che più mi ha fatto arrabbiare è porre delle limitazioni nel non poter più esporre combinazioni di mutazioni nel Diamante Mandarino. Se la causa è la scarsa conoscenza da parte di tanti colleghi, il limitarne l’esposizione nelle mostre non è una soluzione accettabile ne da un punto di vista tecnico ne di quello degli ingabbi. Se tale proposta venisse approvata dal Consiglio Federale, quando mi ritroverò a non poter giudicare in una mostra dei D.M. soggetti presentanti un fenotipo ottenuto da più combinazioni di colore o di disegno di quello previsto, scriverò sulla scheda di giudizio "Non giudicabile perché l'attuale C.T.N. non riconosce più di due combinazioni di colore e una di disegno".
Mi vien da dire che è proprio una grande buffonata.
Noi italiani che ci riteniamo la nazione più preparata a livello tecnico rispetto agli altri paesi, con queste decisioni usciamo fuori dal circuito internazionale europeo. Un’altra cosa: occorrerà nel caso infausto di un mancato ravvedimento di tale decisione, far conoscere esattamente ad allevatori e colleghi giudici quali sono le mutazioni di colore e quelle di disegno, perché già questo, oltre a riconoscere le varie combinazioni che possono essere giudicate e quelle no è sufficiente per creare del caos. Molto facilmente accadrà di vedere dei soggetti non giudicati che invece sarebbero da giudicare e viceversa, e questo non sarà positivo per tutti i giudici del collegio IEI. Mettere tutte le mutazioni di colore e di disegno allo stesso livello significa non tener conto di quante di queste non saranno più allevate perché nelle mostre non vinceranno più, in quanto nessuno alleverà più certe mutazioni che paragonate ad altre si riveleranno perdenti. Nelle combinazioni la maggioranza non crea alcun problema di riconoscimento, e là dove questo può esistere si pone lo stesso problema di un ibrido particolare o di un fringillide. Non è eliminando i problemi che gli stessi si risolvono, perché facendo così si semplificano solo le cose, ma occorre darsi da fare per risolverli. Si predica che dobbiamo cercare di aumentare il più possibile gli ingabbi alle esposizioni, dando la possibilità a tutti gli allevatori di esporre i propri soggetti, è vi sembra giusto non dare opportunità a degli uccelli di non essere giudicati perché presentano più combinazioni di mutazioni? Significa sfavorire i nostri allevatori perché in tutti gli altri paesi d’Europa (Francia, Olanda, Belgio, Germania, ecc.) questo non succede, e nelle mostre internazionali parteciperebbero uccelli che alle nostre mostre nazionali non sarebbero ammessi. Se la causa di tutto ciò è la salvaguardia dei giudici che devono valutarli , questo modo di fare non è la strada giusta. Oltretutto l’attuale grossa crisi sta interessando anche il nostro settore ornitologico e non mi sembra proprio il caso di creare dei paletti e delle limitazioni; ci pensano già tanti altri a far sì che si riducano gli ingabbi. La maggior parte degli allevatori oggi fa necessariamente una rigida selezione delle mostre a cui partecipare e la scelta ricade nelle esposizioni più importanti e prestigiose, laddove sono state prese decisioni o di specialistiche (vedi Lanciano, Travagliato, Zebra’s) o di allargamento delle categorie o di organizzazione ed anche possibilità di scambio. Dappertutto non si partecipa più per la premiazione, oggi inutile, ma per avere una valutazione tecnica che dia prestigio ai propri uccelli esposti. La C.T.N. deve tener conto anche di questi aspetti per incentivare la partecipazione alle esposizioni .
Manuele Piccinini
Club dell'Esotico
Italia Zebravinken Club